Il 3 marzo MAICO, aderisce alla celebrazione della Giornata dei disturbi dell’Udito, e si impegna per tutto il mese a promuovere la PREVENZIONE.
Quasi 8 milioni di italiani soffrono di disturbi uditivi, ma solo l’11% di loro si cura in modo adeguato. Si tratta di un problema sociale ancora sottovalutato, una patologia in costante aumento che si combatte innanzitutto con la prevenzione.
Maico Bioacustica si impegna da anni con campagne di carattere sociale per promuovere la cultura della prevenzione. Maico opera in questo settore da ormai 86 anni, dedicandovi ricerca ed esperienza. La nostra attività è rivolta principalmente ai silver, che ovviamente con l’avanzare degli anni vanno incontro alla degenerazione di uno dei sensi più importanti per la socializzazione, ovvero l’udito.
Maico Bioacustica è altresì impegnata anche in campagne di sensibilizzazione per un ascolto responsabile nelle scuole di primarie, con lezioni evento sull’importanza di un uso corretto e misurato dei device per l’ascolto di musica.
La figura dell’audioprotesista acquisisce la valenza di un vero e proprio professionista dell’udito, deputato essenzialmente alla soddisfazione dei clienti, ed alla prevenzione della degenerazione legata ai disturbi uditivi.
«L’importanza dell’udito nella vita di oggi può significare non udire il campanello della porta o il coniuge che vi chiama da un’altra stanza. Può significare anche non cogliere alcune informazioni fondamentali durante una riunione d’affari o evitare di incontrare gli amici per paura di essere “scoperti”.
La perdita uditiva può peggiorare la qualità della vita, limitando la capacità di interagire con gli altri, causando malintesi e stanchezza, acuendo lo stress ed escludendo una miriade di esperienze uditive che danno gioia e senso alla vita. Non ultimo, la perdita uditiva può rappresentare un problema per l’incolumità propria e altrui».
Il rifiuto è spesso la nostra prima reazione quando si manifestano problemi di salute: «Molti trovano difficile accettare il fatto di avere una perdita uditiva. Spesso la persona colpita ritiene che la perdita non sia “talmente grave” da richiedere una cura, o che farsi curare equivalga ad ammettere l’avanzare dell’età e il peggioramento dello stato fisico. Altri si sentono imbarazzati all’idea di portare un apparecchio acustico. Il fenomeno della perdita uditiva non riguarda solo le persone affette, ma anche tutti coloro che hanno rapporti con esse. Se la persona affetta si sente ansiosa, isolata e depressa, i congiunti dal canto loro proveranno irritazione, frustrazione, rabbia e un senso di impotenza».